In contemporanea con l’evento parigino che vede lo showroom di Poltrona Frau ospitare le sculture di Daniela Saponaro, Ildoppiosegno propone una personale dell’artista con una selezione di opere realizzate in ceramica,secondo le tecniche di raku, bucchero, pitfire.
Un’opportunità per esperire in maniera tangibile e sinestetica un fare artistico permeato di energia: fisico, spirituale, concettuale.
La fusione di elementi essenziali di natura e di vita è protagonista di un processo generativo in cui si assiste ad una progressiva aggregazione di ciò che, Empedocle, definisce rizomi, radici determinanti lo stato di tutte le cose.
L’ “essere” si dà in una dimensione plastica di trasformazione continua.
Le opere di Daniela conciliano immanente e trascendente attraversando gli stati e gli strati della materia .
Materia, fisicità, gestualità concorrono a generare una potenza creativa, ri-creativa.
Una sorta di magma pulsante rimane la sostanza costitutiva di superfici dense, energetiche, agitate; mai pacificate dall’essere iscritte in forme.
L’oggetto, che di volta in volta assume le sembianze di un vaso, una ciotola, una placca, una suggestione, non è, in nessun caso, frutto di costrizione formale, ma è forma rilevante di ciò che l’ha generato.
La matericità che rimane impressa nel manufatto lo dichiara quale espressione tangibile, oggettivazione del processo creativo; è un dato rilevante che determina la natura delle sensazioni e ci permette di contemplare l’invisibile.
I processi della lavorazione della ceramica, che Daniela ha scelto quali canali espressivi elettivi, determinano una sorta di rituale che assume caratteristiche performative, assimilabili a quelle proprie dei riti sciamanici.
La materia trattata subisce processi alchemici che la trasformano e la trascendono.
Progettualità e caos si incontrano, si scontrano, si compenetrano, in una sinergia che diviene emanazione, metafora di vita, morte, rigenerazione.
La lavorazione manuale rifiuta e si svincola dai limiti strumentali di un tornio, dando la possibilità all’artista di esprimersi instaurando, con il modellato, un’intimità unica, grazie alla quale è egli stesso ad imprimersi nella materia veicolando un’impronta corporea, un respiro, la vita.
La fisicità, la potenza generativa letteralmente si incarnano.
E’una ceramica forgiata, la cui matrice è un percorso che porta la materia dallo shock alla poesia.
L’oggetto in sé quasi si sottrae, divenendo una struttura effimera che si fa ospite di un’ impulso poetico.
Marta Murelli
Siamo lieti di ospitare ancora una volta un artista degno di nota come Daniela, con le sue sculture in ceramica raku nella mostra “fuocoterraria” che inaugura giovedì 22 Novembre alle ore 19,00 presso lo studio ildoppiosegno in via Selvanesco, 75 Milano.
Daniela Saponaro nasce professionalmente nel campo della moda con una sua azienda.
La sua curiosità e creatività la portano all'incontro quasi casuale con la ceramica raku, antica arte giapponese del XVI secolo che letteralmente significa " gioia di vivere".
Segue poi la scoperta altre forme primitive di cottura antiche quali bucchero, forno a segatura e altro.
La terra plasmata dalle mani parte dall'anima e prende vita nell'incontro col fuoco creando sculture.
In quell'istante iniziano a respirare ed e comunicare le sensazioni partite dal cuore e dalla mente, con texture sempre diverse, dal profondo nero del bucchero alle luminescenze metalliche.
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